Violazione eco-norme, nuove contestazioni Ue all'Italia
Aria (Attualità)


Nuove contestazioni mosse dall'Ue all'Italia per violazioni in materia di inquinamento atmosferico, responsabilità ambientale e riciclo navi.
Lo ha comunicato la Commissione europea il 2 luglio 2020 con una nota contenente un pacchetto di infrazioni, raggruppate per settore, aperte nei confronti degli Stati membri che non rispettano gli obblighi previsti dalle norme Ue. La prima procedura, che riguarda sia l'Italia che il Lussemburgo, si riferisce alla mancata adozione e comunicazione alla Commissione dei programmi nazionali e di controllo dell’inquinamento atmosferico ex direttiva 2016/2284/Ce. La seconda attiene al diritto delle persone fisiche e giuridiche di chiedere all'autorità competente di intraprendere azioni correttive in caso di danno ambientale, come previsto dalla direttiva 2004/35/Ce; diritto che l'Italia e altri 15 Stati non garantiscono pienamente. Infine, la Commissione esorta il legislatore italiano ad adottare le sanzioni sul mancato rispetto del Regolamento 1257/2013 sul riciclaggio delle navi.
Il tempo per rispondere alle lettere di messa in mora, che saranno inviate nei primi due casi, e per presentare il parere motivato richiesto sul Regolamento per l'eliminazione degli effetti dannosi dello smantellamento delle navi, è di tre mesi. Lo proroga rispetto ai soliti due mesi è stata motivata dalle conseguenze negative del Covid-19 sull'attività delle amministrazioni dei singoli Stati.
Regolamento relativo al riciclaggio delle navi
Responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale
Riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici - Cd. direttiva "Nec" (National emission ceiling) - Abrogazione direttiva 2001/81/Ce
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