Inquinanti organici persistenti, deroga in arrivo per il Pfoa
Sostanze pericolose (Normativa in Cantiere)


La Commissione europea propone di introdurre una deroga "sanitaria" alle limitazioni d'uso per l'acido perfluoroottanoico (Pfoa) imposte dal regolamento 2019/1021/Ue sugli inquinanti organici persistenti (Pop).
L'esecutivo Ue (proposta di regolamento delegato del 27 novembre 2020) risponde così alle preoccupazioni manifestate dal settore dei dispositivi medici, riguardanti la presenza non intenzionale di Pfoa in alcuni articoli, anche essenziali per il trattamento dei pazienti, in concentrazioni superiori al limite di 25 ppb entrato in vigore il 4 luglio 2020 (ai sensi di quanto disposto dal regolamento 2020/784/Ue di modifica del regolamento "Pop" 2019/1021/Ue).
Per consentire il proseguimento della produzione dei dispositivi medici in questione, la Commissione propone quindi di modificare la voce relativa al Pfoa di cui allegato I del regolamento "Pop", mediante l'introduzione di un livello di contaminante non intenzionale in tracce (Utc) pari a 2 ppm (2 mg/kg, 0,0002 % in peso) per i dispositivi medici diversi dai dispositivi impiantabili e dai dispositivi invasivi.
La Commissione propone poi di sopprimere il riferimento al limite di 400 kilogray, ritenuto eccessivamente specifico, dalle condizioni collegate all'Utc per le micropolveri di politetrafluoroetilene (Ptfe).
Regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti - Rifusione - Abrogazione regolamento 850/2004/Ce
Inquinanti organici persistenti (Pop) - Inserimento dell'acido perfluoroottanoico (Pfoa), dei suoi sali e dei composti a esso correlati - Modifica dell'allegato I del regolamento 2019/1021/Ue
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
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